L’UNRWA collusa con Hamas ed il terrorismo palestinese.
È di oggi l’agenzia secondo la quale l’Unrwa ha finalmente proceduto con il licenziamento di ben 9 dei suoi dipendenti. Finalmente perché da parte israeliana, ancora prima della pretestuosa denuncia sudafricana, era arrivata la gravissima segnalazione che diversi membri della Agenzia per i Rifugiati Arabi palestinesi avevano preso parte attiva al pogrom del 7 ottobre 2023 ed avevano poi continuato a “gestire” gli ostaggi sfruttando la copertura del loro ruolo. La notizia, molto sottaciuta, dovrebbe invece far riflettere sul futuro di una Agenzia che è stata, per decenni, un calderone nel quale le Nazioni Unite hanno finanziato il terrorismo più che la crescita sociale degli arabi palestinesi. Intanto con il ridicolo pretesto di considerare ancora profughi i pronipoti degli arabi palestinesi esuli della guerra del 1948. Molti di questi pronipoti oggi vivono all’estero, hanno le loro attività e vivono la loro vita ma fanno parte del conto su cui l’ONU stabilisce i finanziamenti da assegnare all’UNRWA.
Come lavora realmente l’UNRWA
Ma c’è di più. All’UNRWA lavorano, a parte i vertici, solo arabi palestinesi. In una economia tenuta depressa di proposito dai differenti Rais che governano i territori, l’UNRWA rappresenta una fondamentale forma di finanziamento pubblico e, quindi, di corruttela. I posti vengono assegnati per conoscenze e contiguità col potere, che sia quello di Fatah o quello di Hamas. Grazie a queste vicinanze inconfessabili soldi, aiuti, strutture, scuole, pozzi, abitazioni, vengono “distribuiti” secondo convenienza.
L’UNRWA parte attiva
Oggi a Gaza, con la guerra in corso, scopriamo che negli ospedali, finanziati dall’UNRWA, venivano realizzati tunnels, magazzini per armi, centri di comando. Sono stati portati i rapiti del 7 Ottobre e sono stati tenuti prigionieri lì, senza che nessun dirigente dell’UNRWA facesse rapporto su ciò che avveniva sotto il suo naso. Nelle scuole finanziate dall’UNRWA veniva insegnato, con libri di testo ufficiali, l’odio antiisraeliano ed antiebraico, negando la storia millenaria di Israele ed incitando i bambini al Jihad. Sempre nelle scuole sono state trovate aule dove erano custodite repliche professionali per addestramento militare. Le stesse che si usano nelle accademie, per avviare i bambini al combattimento e per insegnare le tattiche ai grandi. Anche nelle scuole, persino negli asili, tunnels e depositi di armi vere. Ed anche questo sotto gli occhi dei dirigenti UNRWA.
La ammissione
Oggi dopo mesi di denunce, l’UNRWA ammette che 9 suoi dipendenti erano fisicamente presenti ed attivi il giorno del massacro del 7 ottobre scorso. Semmai la domanda che le Nazioni Unite dovrebbero porsi è, ha senso tenere in piedi una agenzia inutile, corrotta, inefficace ed inefficiente? Ha senso continuare a definire profughi persino quelli che abitano da tre generazioni nei territori contesi sotto gestione araba e definire campi profughi le loro città in cemento?